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Giornata Mondiale della Vista
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Comunicato Stampa
Giovedì 2 ottobre 2025, ore 11:00 Conferenza stampa al Ministero della Salute
Auditorium Cosimo Piccinno – Lungotevere Ripa, 1 Roma
La via italiana alla prevenzione visiva. Sanità, confronto decisivo
Roma, 3 ottobre 2025 – I difetti visivi sono, numericamente, il più grande problema sanitario al mondo: ne
soffrono, secondo l’OMS, più di 2mld di persone al mondo e oltre 3mln di italiani sono a rischio crescente di
Glaucoma, Degenerazione Maculare e Retinopatia diabetica, soprattutto a causa dell’invecchiamento. A sua
volta, quello di cataratta rimane l’intervento chirurgico in assoluto più prescritto e praticato.
Preceduta quest’anno da una conferenza stampa al Ministero della Salute il 2 ottobre, organizzata da
Fondazione IAPB Italia ETS – l’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità alla presenza del
ministro Orazio Schillaci, la Giornata Mondiale della Vista celebrata il 9 ottobre 2025 e che gode dell’Alto
Patronato del Presidente della Repubblica, rappresenta da anni un’azione di advocacy e promozione per la
prevenzione, la cura e la riabilitazione della vista. In breve, il messaggio da far passare è: “Sottoponiti a visite
oculistiche con regolarità perché ci sono malattie della vista che non hanno sintomi nelle fasi iniziali. E quando
si manifestano appieno, è troppo tardi per recuperare la vista perduta”.
“E’ per questo che nella settimana in cui si celebra la Giornata Mondiale della Vista 2025, il 9 ottobre, sono
circa 100 le città italiane in cui abbiamo organizzato, in collaborazione con le strutture territoriali dell’Unione
Italiana Ciechi e Ipovedenti – UICI, attività per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione
delle malattie degli occhi – ricorda il presidente di IAPB Italia ETS e di UICI, Mario Barbuto – controlli oculistici
gratuiti, distribuiti opuscoli informativi, organizzati localmente incontri e conferenze divulgative – vv.
http://www.giornatamondialedellavista.it .
Ma come sta cambiando il SSN per mettere la prevenzione al centro dei suoi processi? Quali le iniziative già
in essere, quali i cambiamenti pianificati? E che ruolo ha la prevenzione visiva all’interno di
questa evoluzione?
Alla presenza del Ministro della Salute, giovedì 2 ottobre hanno dato risposta a queste domande i vertici
del Ministero e gli stakeholder della prevenzione visiva in Italia, moderati dalla giornalista Mediaset
Alessandra Viero: Mario Barbuto – Presidente Fondazione Sezione Italiana dell’Agenzia Internazionale per la
Prevenzione della Cecità – IAPB Italia ETS e Presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti; Maria Rosaria
Campitiello – Capo Dipartimento della Prevenzione, della Ricerca e delle Emergenze Sanitarie, Ministero della
Salute; Giovanni Satta – Oculista e Senatore della Repubblica, componente della X Commissione Senato
(Affari sociali, Sanità, Lavoro pubblico e privato, Previdenza sociale); Massimo Nicolò – Oculista e Assessore
Sanità, Politiche sociosanitarie e sociali, Terzo settore Regione Liguria; Paolo Russo – Oculista e Componente
Direzione Nazionale Fondazione IAPB Italia ETS.
“Oggi possiamo affermare che sta crescendo la consapevolezza che la prevenzione non è un costo ma un
investimento che si traduce, in una Nazione longeva come la nostra, in benefici di salute, economici e sociali
– ha aperto l’incontro del 2 ottobre, il ministro della Salute, Orazio Schillaci – Per questo oltre a rilanciare il
ruolo della prevenzione, lavoriamo con il Mef per aumentare le risorse. Ma questo evento – ha proseguito il
ministro – è anche l’occasione per ribadire la centralità di sinergie virtuose per il rilancio della prevenzione.
Con questo spirito si è consolidata la collaborazione tra il Ministero della Salute e la IAPB Italia ETS: un modello
che coniuga la spinta civica con la responsabilità istituzionale, componente strutturale delle politiche di
sanità pubblica”.
A sua volta, il presidente IAPB Italia ETS e di Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – UICI, Mario Barbuto ha
ribadito che “educare la popolazione a comprendere che la prevenzione è determinante per salvaguardare la
propria vista, affinché mai nessuno possa perdere questo prezioso e fondamentale bene per cause evitabili, è
la mission della nostra Fondazione. Al fianco delle istituzioni, dei medici e tra la gente lavoriamo
quotidianamente, da quasi cinquant’anni, per indurre un significativo cambio culturale a tutti livelli, affinché
la salute non si identifichi solo con la cura, ma inizi con la prevenzione e termini con la riabilitazione visiva.
Per raggiungere questo obiettivo è necessario un lavoro corale e un impegno sinergico di tutti gli attori, che
necessità non solo di maggiori investimenti ma anche di nuovi modelli organizzativi”
La vista non è tema centrale di politica sanitaria solo per i numeri. L’impatto delle malattie visive è altrettanto
significativo a fronte di un progressivo processo di deospedalizzazione sul territorio. Dai numeri in crescita
vertiginosa della miopia dipendono il rendimento scolastico e gli stili di vita delle nuove generazioni nonché
il rendimento professionale da adulti e la libertà di scegliere la propria carriera. Dalla crescita delle malattie
che causano ipovisione e cecità dipendono l’autonomia, il benessere e l’autosufficienza di una popolazione
sempre più anziana. Per tutte le fasce di età i costi sociali e personali delle malattie visive sono alti. Molto più
contenuti, sono, invece, i costi della prevenzione che potrebbe prevenirne la maggior parte.
“La prevenzione è il farmaco più efficace che abbiamo per vivere meglio e più a lungo. Non si tratta di teoria,
ma di un vero e proprio investimento. Quando investiamo in prevenzione, infatti, alleggeriamo il carico degli
ospedali e di tutto il Servizio Sanitario Nazionale (SSN)” – dichiara Maria Rosaria Campitiello, Capo
Dipartimento Prevenzione, Ricerca ed Emergenze Sanitarie del Ministero della Salute – Il nostro SSN è ancora
oggi un’eccellenza a livello internazionale, e proprio per questo abbiamo il dovere di difenderlo e rafforzarlo
in tutte le sue componenti. Lo stiamo facendo anche grazie agli investimenti del PNRR, che sostengono
progetti di ricerca finalizzati a sperimentare nuovi modelli organizzativi e innovativi nel campo della
prevenzione anche visiva”.
Il SSN italiano è infatti impostato sull’erogazione delle cure. Negli ultimi 40 anni, però, i progressi della scienza
e della tecnologia hanno moltiplicato gli strumenti a disposizione e l’efficacia delle strategie di prevenzione,
in particolare per l’oculistica – il più grande ambìto al mondo per numero di prestazioni mediche. Si tratta
di un’opportunità ancora in gran parte da cogliere e capace di alleggerire il peso sulle risorse della sanità.
L’oculistica è ben posizionata per cogliere questa innovazione: è la disciplina medica nella quale
l’investimento in prevenzione ha il miglior rapporto costo-beneficio. La maggior parte sia dei difetti visivi che
delle malattie che causano cecità possono essere corretti, curati o arginati se diagnosticati in tempo.
“E’ vero che dobbiamo imparare a comunicare le principali patologie oculistiche ai cittadini. Ma dobbiamo
soprattutto imparare a comunicare, in ambito di prevenzione e screening, che se è vero che quando si ha la
vista annebbiata è bene farsi visitare, è altrettanto importante che pur a fronte di una vista meravigliosa non
è sicuro che l’occhio non possa avere dei problemi – sottolinea Massimo Nicolò, oculista e Assessore Sanità,
Politiche sociosanitarie e sociali, Terzo settore Regione Liguria – Possono esserci dei sintomi ancora non
manifesti clinicamente e che sarebbe necessario controllare, come nel caso del glaucoma, oppure avere segni
di maculopatie e non sapere di averli. In breve, dovremmo passare da una modalità di screening di tipo
reattivo, indifferenziato, ad una modalità di screening di tipo opportunista dove, Regione per Regione,
all’interno per esempio dell’universo dei pazienti diabetici si vanno a selezionare i soli pazienti con diabete da
oltre 15 anni, per i quali risulta non abbiano mai fatto una visita oculistica e li si invita con una lettera a recarsi
in un centro dove sottoporsi a visita oculistica. Questo passaggio rappresenterebbe la vera svolta della
prevenzione e degli screening, con risparmio per il SSN e superiore efficacia di controlli per il cittadino”.
Infine, conclude il senatore Giovanni Satta, anch’egli medico oculista e componente della X Commissione
Senato (Affari sociali, Sanità, Lavoro pubblico e privato, Previdenza sociale) “le malattie che minacciano la
vista comportano costi sociali e personali altissimi, sia diretti, sia indiretti. A fronte di questo, gli investimenti
che sarebbero necessari per la prevenzione di cecità e ipovisione sono relativamente circoscritti, soprattutto
se paragonati ai risparmi che sono in grado di garantire. La Giornata Mondiale della Vista promossa nel nostro
Paese dalla Fondazione IAPB Italia, mette in luce la grande collaborazione tra Parlamento, Ministero della
Salute, medici oculisti e società civile, finalizzata a creare una cultura autentica della prevenzione visiva,
capace di salvare la vista soprattutto delle fasce di popolazione più vulnerabili”.
Contatti Stampa per IAPB Italia ETS
LTM&Partners – Fabio Fantoni mob. 339 3235811
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